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Cinque Piante Aromatiche Perenni di Cui Non Potrai Fare Più a Meno

Cinque Piante Aromatiche Perenni di Cui Non Potrai Fare Più a Meno

Dopo aver visto alcuni tipi dipiante ed erbe aromaticheche possono essere coltivate in casa a Km 0, oggi scendiamo nel dettaglio trattando alcunepiante aromatiche perenni (sempreverdi).

Le piante aromatiche perenni proposte possono essere coltivate in vaso, sul tuo balcone o sul tuo terrazzo come anche nel tuo giardino.

Cinque Piante Aromatiche Perenni di Cui Non Potrai Fare Più a Meno

L’alloro: una delle piante aromatiche perenni officinali, buona  da utilizzare anche in cucina

L’alloro, comunemente chiamatoLauro (Laurus nobilis), è una pianta antichissima che veniva utilizzata sia come pianta aromatica sia come pianta officinale.

Il suo habitat naturale sono lecoste del Mediterraneo dove si presenta come albero o come un arbusto sempreverde.

L’alloro può essere coltivato negli orti e nei giardini ma anche in vaso e, con le dovute potature, può formare una piccola siepe ornamentale.

Coltivare l’alloro è veramente semplice.

Dopo aver acquistato la nostra piantina, procediamo alla messa in dimora cambiando il vaso.

L’alloro per crescere ha bisogno divasi abbastanza capienti e alti.

Sebbene questa pianta non ha molte pretese, la pianta dell’alloro va posta a dimora in unterreno ben drenatoper vivere e crescere.

È bene, quindi, adagiare sul fondo del vasoargilla espansa, sassolini, lapillo vulcanico o qualsiasi altro materiale che impedisca ristagni d’acquain questa zona.

Lacrescita di questa pianta èvigorosa.

L’unica accortezza è quella di potare l’alloro ogni anno, pena dover cambiare vaso.

Se da un lato questapianta aromatica perennecresce benissimo qualsiasi sia la sua collocazione, è sempre bene ricordare che nel suo habitat naturale, l’alloro, preferiscezone abbastanza calde e soleggiate.

Se puoi, per questo motivo, colloca il vaso della la pianta in modo che possa essereesposto a pieno sole.

La piantina di alloro si presenta conbaccheefoglie verde scuroche possono essere raccolte tutto l’anno.

Le foglie, in cucina, possono essere  utilizzate per aromatizzare carni e pesce, spezzandola negli intingoli e lasciate macerare.

Sono ricche di Vitamina C , Vitamina A nonché acido folico.

Contengono, inoltre, olio essenziale ricco di geraniolo, terpineolo ed eucaliptolo.

Un altro metodo antichissimo per l’utilizzo delle foglie è l’essiccazione che deve avvenire in un luogo fresco, asciutto e possibilmente al buio.

Le bacche di alloro, invece, possono essere conservate in barattoli di vetro dopo essere state essiccate in un luogo ombreggiato e areato.

La pianta di alloro è da sempre riconosciuta come una pianta officinale con proprietà, digestive, analgesiche ed antinfiammatorie.

Sono noti, infatti, gli utilizzi delle foglie e delle bacche per:

alleviare i disturbi dello stomaco

alleviare tosse e raffreddore

la cura dei reumatismi

la cura degli stati febbrili

L’alloro viene utilizzato, inoltre, per creare buonissimi liquori e tisane.

Piccola curiosità:l’alloro da sempre simboleggia virtù come saggezza, onore ed intelligenza.

Pianta aromatica perenne cara agli antichi romani, ancora tutt’oggi riveste il capo dei neo-dottori.

Ma perché?

L’alloro era consacrato a Roma al Dio Apollo e, come tutti sanno, questo Dio era la divinità di tutte le arti, della musica, della profezia, della poesia, delle arti mediche  ecc.

Per questo motivo era permesso nell’antica Roma, a chi rivestiva compiti che avessero a che fare con l’arte e con la scienza, di potersi cingere il capo con una corona dei rami di questa pianta, proprio come le statue che rappresentano questo Dio.

Da allora  è facile imbattersi in raffigurazioni di sommi poeti,  scrittori e musicisti in cui si può notare che una corona intrecciata con rami di questa pianta cinge il capo di questi artisti: si pensi alla celebre icona di Dante Alighieri.

Questa tradizione, dunque, è arrivata sino ai nostri giorni ed è diventato ben augurante per la carriera di chi consegue un diploma di laurea, regalare una corona simile.

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Il Juniperus:  pianta AROMATICA perenne comunemente conosciuta come ginepro

Il Ginepro è una tra le piante aromatiche perenni più comuni e si adatta bene in molte zone della nostra penisola.

La pianta ha poche esigenze e cresce in natura spontanea.

Nel suo habit naturale , questa pianta per vivere,  necessita di

un clima temperato

molte precipitazioni estive

un’esposizione in pieno sole o mezz’ombra

Pianta ornamentale con foglie e bacche verdi e azzurre, solitamente si semina per abbellire parchi e boschetti di conifere e si adatta bene in vaso come arbusto.

La pianta di Ginepro si coltiva seminandola o per talea.

Come per l’alloro, nella coltivazione in vaso. si consiglia di utilizzare un terriccio comune misto a sabbia ben drenato.

Le annaffiature dovranno essere  regolari e costanti, soprattutto nei primi anni di vita, stando attenti a non inzuppare eccessivamente il terreno per evitare la  formazione di ristagni d’acqua.

Il Ginepro è aghiforme e in cucina si utilizzano le bacche essiccate per insaporire sia carni che pesci.

Curiosità:

come per l’alloro sono piante aromatiche perenni dal sapore intenso e si consiglia l’utilizzo solo per aromatizzare senza ingerirle

del ginepro si utilizza l’olio essenziale per alleviare disturbi e malesseri di vario tipo assumendolo come tisana e per i massaggi rilassanti ed emollienti

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L’anice, la regina delle piante aromatiche perenni

È giusto parlare di Anice come di una pianta aromatica perenne?

La risposta è… dipende!

In natura troviamo 3 tipi di Anice.

Mentre l’anice stellatoo Illicium verum e l’anice pepatoo Xanthoxylum piperitium sono classificate appunto comepiante aromatiche perenni, l’anice verdeo Pimpinella anisum è unapianta aromatica annuale.

L’anice è una pianta antichissima proveniente dall’Asia orientale.

Nonostante si abbia certezza che la diffusione in Europa sia da affidare ai romani, sia gli egizi sia i greci utilizzavano la pianta dell’Anice non solo per le qualità culinarie ma anche per quelle fitoterapiche.

Sappiamo infatti che questa pianta riduce flatulenza, nausea, vomito.

L’anice stellato, chiamato così per via dai suoi particolarissimi frutti a forma di stella, è una pianta appartenente alla famiglia delle Illiciaceae ed è un albero tropicale sempreverde, alto tra i 5-10 m.

Questo tipo di piante aromatiche necessita di posizioni molto soleggiate e predilige zone con estati lunghe e molto calde.

Gradisce terreni ricchi e fertili, ben drenati e asciutti.

Per le piantine poste in vasi piccoli è consigliabile annaffiare la pianta saltuariamente.

L’anice pepatoè originario della Cina,ed è molto diffuso sia in Corea che in Giappone.

Appartenente alla famiglia delle Rutaceae.

La pianta è alta 60 cm, con fiori bianco-giallastri.

I frutti sono a forma di stella, con semi allungati.

Per la spezia si utilizzano i semi maturi, tal quali o essiccati e ridotti in polvere.

L’anice stellato e l’anice pepato sono le piante aromatiche perenni più utilizzate in cucina.

Il sapore ricorda i toni del finocchio con un retrogusto di menta e, nell’industria dolciaria, le essenze prodotte da queste piante sono utilizzate per vari fini: dall’aromatizzazione dei biscotti alla creazione di liquori come  la “Sambuca”, tipico liquore dai toni dolci e utilissimo come digestivo, l’Assenzio e l’Anicetta.

L’Anice pepato, insieme all’anice stellato, i chiodi di garofano, i semi di finocchio e la cassia, è uno degli ingredienti della miscela di spezie in polvere nota come “cinque spezie cinesi”. È  una spezia molto piccante ed aromatica.

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Il dragoncello: una delle piante aromatiche perenni che viene dall’Est

Il dragoncello o estragone o Artemisia dracunculus è una pianta aromatica perenne originaria della Russia e della Siberia dove si trova allo stato selvatico.

In Europa viene coltivata e raramente cresce spontanea.

Si presenta a cespugli per cui è adatta a colture in vaso e in giardino.

Il dragoncello è una pianta erbacea che si presenta a foglie lunghe, sottili, verde lucente con fiori piccoli riuniti in infiorescenze a pannocchia.

È una tra le piante aromatiche perenni da seminare in primavera ma non è così semplice a germinare, per cui è preferibile comprare una piccola pianta in vivaio.

Sia in vaso che in terra si prepara un terreno fertile, leggermente sabbioso e ben drenato.

Teme i ristagni d’ acqua e andrà annaffiato soltanto quando la terra sarà asciutta.

Le concimazioni, a base di compost o concime organico, dovranno essere scarse, perché se eccessive tolgono aroma alle foglie.

Ogni tre anni conviene rinnovare la pianta perché tende ad invecchiare precocemente e le sue foglie perdono con gli anni molto del loro aroma.

In cucina sono utilizzate sia foglie che fiori raccolti nei mesi estivi conservandola con la surgelazione, in olio o in aceto; essiccata perde i suoi sapori aromatici.

La soluzione migliore è utilizzarla fresca.

Il dragoncello è una pianta aromatica perenne ricca di vitamina A e sali minerali utilizzata in infusione per alleviare il mal di gola e stimolare l’appetito.

Cinque Piante Aromatiche Perenni di Cui Non Potrai Fare Più a Meno

La capparis spinosa, comunemente conosciuta come cappero

Del Cappero in cucina si utilizzano i boccioli chiamati capperi e più raramente i fiori chiamati capperoni entrambi conservati in sale o in olio o in aceto.

Il cappero è una pianta aromatica perenne  a cespugli.

Diffusissima nelle zone mediterranee cresce spontanea su rupi calcaree, tra vecchie mura, in  cespugli con rami ricadenti lunghi anche diversi metri.

Rientra di diritto nella categorie delle piante aromatiche perenni facilissime da coltivare in vaso.

Si semina in cassette durante il periodo autunno-inverno e nei mesi primaverili si travasano le piantine nate in vaso.

La pianta è utilizzata sia in cucina sia in erboristeria.

In cucina si utilizzano i boccioli del fiore, detti capperi, raccolti ancora chiusi e conservati in macerazione.

Il frutto, detto cucuncio, cocuncio o capperone è di sapore simile e più delicato e si trova in commercio sotto sale, sott’olio o sotto aceto. Utilizzato per condire piatti di pesce e consumati come una qualsiasi verdura.

In erboristeria è utilizzata la corteccia della radice ricchissima di quercetina e ha proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni; in infusione con i fiori è utilissima per alleviare i reumatismi.

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