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Come Dare il Meglio di Te in Cucina con le Piante Aromatiche da Balcone

Come Dare il Meglio di Te in Cucina con le Piante Aromatiche da Balcone

Ultimamente in tutte le reti televisive, a tutte le ore, ci sono sempre programmi di cucina che ti insegnano trucchi e segreti per preparare gustosi manicaretti e, se ci hai fatto caso, in ogni cucina che si rispetti, hanno sempre dei vasetti di piantine aromatiche pronte all’uso e fresche, da cui lo chef prende qualche foglia: che ne diresti di fare altrettanto coltivando anche tu le tue piante aromatiche da balcone?

Le piante aromatiche da balcone

Oltre ad essere semplice, avrai sempre erbe aromatiche a disposizione, risparmierai (sì non c’è più il fruttivendolo che ti mette il prezzemolo nel sacchetto gratis come una volta) ed inoltre saprai cosa metti nei tuoi piatti in quanto le hai coltivate con le tue mani.

Naturalmente coltivare piante aromatiche da balcone presenta ulteriori vantaggi oltre questi.

Sapevi ad esempio che alcune piante aromatiche come l’erba cipollina oltre a regalarti bellissimi fiori tiene lontano gli insetti?

E che il prezzemolo oltre che dare un tocco estetico ai tuoi piatti può essere usato per preparare degli infusi per contrastare l’invecchiamento in quanto contiene “luteina”, un eccezionale carotenoide che ha anche eccellenti qualità anti-tumorali?

Alcune di queste piante possono essere usate per preparare stupende tisane ma anche fantastici liquori.

Senza contare che, coltivare piante aromatiche da balcone, ti darà la possibilità di poter miscelare varie specie di erbe aromatiche e poter essere più creativo… Il che sicuramente non guasta!

Vediamone alcune…

Come Dare il Meglio di Te in Cucina con le Piante Aromatiche da Balcone

Il Finocchietto: una pianta aromatica che non può mancare nel tuo balcone

Il Finocchietto è una delle piante aromatiche da balcone che preferisco.

Conosciuta sin dall’antichità per il suo inconfondibile sapore, la pianta del Finocchietto selvatico oggi si riscopre protagonista in molti piatti tradizionali e moderni della nostra bellissima penisola.

Non ci sarebbe farinata lucchese senza il finocchietto, come non potremmo gustarci un pollo alla siciliana che si rispetti, senza questa pianta aromatica che si abbina perfettamente con molti ingredienti classici della nostra cucina come fagioli, barbabietole, fave, cicorie, patate, asparagi o carni inusuali come ad esempio il capriolo.

Il Finocchietto, anche se cresce spontaneamente nelle regioni meridionali italiane può essere coltivato sui balconi e terrazzi di tutta l’Italia.

È una pianta che non richiede particolare attenzione.

Va coltivata in vasi abbastanza ampi ed ha bisogno per crescere sana e rigogliosa di terreni calcarei ben drenati.

Non necessita di molta acqua e, pur crescendo spontaneamente in zone notoriamente calde, non patisce il freddo e resiste anche a temperature sotto zero.

Va ricordato che il finocchietto è una perenne appartenente alla famiglia delle Apiacee.

Come tale si sviluppa maggiormente sotto terra.

Per coltivare questa pianta occorreranno, dunque, vasi alti almeno 40 cm  (con diametro pressoché identici) preferibilmente di terracotta poiché, durante la crescita, queste piante aromatiche da balcone, necessitano di frequenti rincalzi.

Mentre per chi ha un orto è ovvio che alcune piante necessitino di questa pratica, chi è alle prime armi forse non sa che, l’azione di accostare un piccola montagnetta di terra alla parte bassa del fusto (rincalzo appunto), non solo protegge la pianta dal freddo  e mantiene umida la terra, ma stabilizza le piante che crescono in altezza e contribuisce  al maggior sviluppo radicale.

Il finocchietto, in effetti,  è una pianta che può arrivare a crescere fino a due metri di altezza ed ha bisogno di spazio radicale sufficiente per regalarci i suoi aromi preziosi ed inconfondibili.

Piccola curiosità: sapevi che con il finocchietto si può preparare un fantastico liquore digestivo da servire dopo i pasti?

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La salvia: una delle piante aromatiche da balcone perenni

Quando si parla di erbe aromatiche usate in cucina, sicuramente accanto alle classiche piante di basilico, prezzemolo e rosmarino, molti pensano alla salvia, praticamente immancabile in molti piatti della gastronomia italiana più famosi, che sia pasta o che sia le carne e persino abbinata a pesce o formaggio.

La salvia è una pianta aromatica sempreverde che non necessita di particolari cure ed attenzioni e vale davvero la pena coltivarla per averla sempre fresca e a portata di mano.

Questa pianta non teme ne siccità ne gelo.

Sembra che l’unico suo nemico naturale sia solo l’umidità.

In natura predilige terreni asciutti e ben si adatta ad ogni tipo di habitat, tranne li dove si possano formare ristagni d’acqua.

Per questo motivo, nella coltivazione in vaso è bene evitare terre argillose e compatte.

Solitamente per iniziare a coltivare questa pianta è bene affidarsi alle classiche piantine già in commercio.

È possibile iniziare a coltivarla partendo dal seme, tuttavia è un’operazione molto lunga e laboriosa e per qualche vaso di salvia ci sentiamo di sconsigliarlo.

Coltivare la salvia in orto o in vaso è praticamente la stessa cosa.

Come detto questa pianta aromatica non necessita di particolari cure ed attenzioni,  salvo ricordarsi che lo scopo della sua coltivazione non è ornamentale ma gastronomico.

Per questo motivo ricordarsi di concimare la pianta utilizzando, quanto più possibile, prodotti naturali per non alterare l’aroma delle foglie che saranno utilizzate.

La salvia poi va potata due volte l’anno.

Mentre in primavera si tolgono i rami secchi, alla fine della fioritura si rimuovono  i rami verdi.

Piccola curiosità: il nome proprio della salvia è salvia officinalis poiché veniva utilizzata in passato come pianta medicamentosa. Questa pianta ha spiccate qualità anti-infiammatorie e digestive.

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Erba cipollina: la regina delle mie piante aromatiche da balcone

Sicuramente l’Erba cipollina è una delle piante aromatiche più facili da coltivare, anche se l’ammetto, è raro vedere balconi in Italia con questa pianta… Chi sa perché?

Erba che cresce spontaneamente sulle Alpi e sull’Appennino Settentrionale,  veniva utilizzata spesso come pianta di bordura negli orti per scacciare gli insetti.

È una pianta perenne e i suoi cespi fitti possono arrivare anche a toccare altezze di un metro e mezzo, pur avendo un piccolo ingombro.

L’erba cipollina fiorisce a maggio e fino a giugno i suoi fiori color malva regalano profumi inconfondibili.

È una pianta che non richiede cure particolari.

La potatura va fatta una volta l’anno, in primavera, allo scopo di eliminare i rami secchi in cui si annidano i parassiti.

La pianta va posizionata in zona del balcone ben soleggiata e, per farla crescere rigogliosa, basterà ricordarsi di annaffiarla.

Al contrario di molte altre piante aromatiche, infatti,  l’erba cipollina non ama la siccità e predilige terreni umidi.

Il vaso da prediligere deve essere molto capiente sin dall’inizio altrimenti si dovrà rinvasare la pianta ogni 2 o 3 anni in vasi sempre più grandi.

Il terreno deve essere fertile e ben drenato.

Al contrario delle altre Erbe Aromatiche, l’Erba Cipollina ha tante varietà.

Alla varietà comune si affiancano:

  • la ricercatissima Allium ledebourianum (’Erba Cipollina Gigante della Siberia), dal sapore più netto e deciso

  • la Florescate dai caratteristici fiori rosa

  • la Profusion che regala tantissimi fiori dal colore violetto

come non è affatto difficile trovare in commercio specie di Erba Cipollina a fiori bianchi.

Anche per questa pianta una piccola curiosità: sapevi che le sue foglie hanno proprietà antisettiche, battericida e antiossidanti?

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Il Basilico: alzi la mano chi non ha avuto una pianta aromatica di questo tipo in casa

Anche se coltivare il Basilico sul balcone di casa non richiede affatto l’avere il pollice verde, spesso le nostre piantine non durano più di qualche settimana… Ma perché?

I motivi possono essere tantissimi ma, solitamente, sono da ricercare nel fatto che quando si pensa al Basilico, raramente ci ricordiamo che è una pianta e come tale va trattata.

Acquistiamo le nostre piantine al supermercato ma ci ricordiamo ad esempio di rinvasarle?

I vasi delle piantine di Basilico che acquistiamo sono provvisori ed andrebbero immediatamente sostituiti con vasi adatti, ad esempio di terracotta e capienti.

Quando rinvasiamo una piantina di Basilico, poi, dobbiamo prestare la massima attenzione affinché il terreno sia sufficientemente  drenante: ricordati di utilizzare argilla espansa sul suo fondo e/o piccoli cocci sul fondo!

Quello che vedo e sento spesso e che o ci si scorda che la pianta del povero Basilico va annaffiata o si prende troppo a cuore questa operazione: il Basilico per crescere ha bisogno di un terreno umido, ne secco ne tanto meno inzuppato.

La pianta di Basilico, poi, è pur sempre una pianta e visto che necessita di frequenti annaffiature che ne dici di procedere anche a una concimazione idonea del terreno? Magari utilizziamo del concime naturale visto che le sue foglie finiranno nel tuo piatto! 🙂

Da curare in particolar modo l’esposizione di questa pianta al sole visto che sarà messa sul balcone di casa: assicurati che non sia esposta alla luce diretta specie in piena estate altrimenti le sue foglie si bruceranno.

Una nota per tutti: le foglie di basilico vanno raccolte sempre dalla cima, piuttosto spesso, tagliando il ramo ad un terzo dell’altezza. Questo perché le nuove gemme crescono sulle ascelle dello stelo. Solo così la nostra piantina di Basilico crescerà forte e rigogliosa.

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Rosmarino: le piccole siepi profumate

Vuoi avere del fresco e profumato rosmarino sul tuo balcone di casa da poter utilizzare all’occorrenza senza andare per campi?

Nulla di più semplice!

Sì perché a questa bellissima e profumata pianta, per crescere, basta poco: terreno alcalino e leggero, per nulla umido e vasi di terracotta.

Cocci e/o argilla espansa sul fondo del vaso faranno il resto creando l’habitat naturale che permetterà a questa pianta di crescere forte e rigogliosa.

Fate attenzione a non scegliere vasi troppo grandi perché il rosmarino può crescere fino a 3 metri: il rischio è di trovarvi una piantagione sul balcone.

Il rosmarino adora il sole, quindi posizionate la pianta quanto più possibile in una zona ben soleggiata.

Per l’annaffiatura del rosmarino si deve fare un distinguo.

Nel caso in cui la pianta è giovane (primo anno di vita), l’annaffiatura dovrà essere regolare e costante (quotidiana) facendo attenzione ad inumidire in terreno e non inzupparlo.

Quando la pianta avrà più anni  l’annaffiatura del rosmarino dovrà necessariamente essere sporadica ed effettuata solo quando il terreno è completamente asciutto (2 o 3 giorni la settimana nei periodi estivi).

In ogni caso questa pianta non va bagnata se riceve acqua in inverno da pioggia o neve.

Il rosmarino va concimato ogni 15 giorni, circa, con fertilizzante organico specifico per piante verdi.

Per il resto basta ricordarsi che queste piante aromatiche da balcone temono il gelo e vanno protette in inverno con un telo non in tessuto per ripararle se le teniamo fuori.

Ci sono altre piante aromatiche da balcone, ne parleremo nei prossimi articoli.

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A presto.



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